Mostra prorogata fino al 23 maggio 2021.

Le opere ospitate nella chiesa e nel chiostro di S. Agostino, scandiscono un percorso antologico nell’articolata opera degli artisti Bertozzi & Casoni, che nel corso della loro carriera artistica hanno saputo conferire alla ceramica una dignità tale da farla entrare di diritto nel panorama delle arti maggiori.
La critica, i musei e le più importanti gallerie d’arte nazionali e internazionali si interessano al loro lavoro. Invitati ad esporre alla Tate Liverpool e alla Biennale di Venezia, hanno recentemente partecipato ad esposizioni di successo al Museo Morandi di Bologna, alla Meşher di Istanbul, alla Villa Reale di Monza e al Museo delle Arti di Catanzaro. In occasione del Festival Filosofia 2020 di Modena hanno presentato al Museo Bertozzi & Casoni di Sassuolo l’opera “Quinta Stagione”, un ritratto che rappresenta la stagione della contemporaneità.

Per Pietrasanta hanno progettato un allestimento specifico per coinvolgere attivamente lo spettatore in una riflessione sul tempo. L’approccio al processo creativo di Bertozzi & Casoni si caratterizza da sempre per un’attitudine etica che vede la produzione scultorea come una traduzione in forma plastica di riflessioni di carattere esistenziale e filosofico, con lo scopo di coinvolgere in maniera partecipativa il fruitore. In questo contesto si inserisce la loro partecipazione al festival Sophia dedicato alla celebrazione del pensiero filosofico che si terrà a Pietrasanta nel periodo della mostra.
La mostra dal titolo “Bertozzi & Casoni. Tempo”, curata da Mauro Daniele Lucchesi e Alessandro Romanini, è promossa dal Comune di Pietrasanta in collaborazione con l’Associazione Quattro Coronati.
In esposizione opere di grandi dimensioni come “Sedia elettrica con farfalle”, “Composizione n. 14” e “Terra!”, opere che dialogano con la storia dell’arte – da Vermeer a Warhol – e una serie di nature morte dai temi iconografici della vanitas e del memento mori, allegorie della lotta dell’essere umano con il tiranno Cronos che metaforicamente illustrano in maniera partecipata le debolezze umane.
Una mostra che mette in evidenza come Bertozzi & Casoni, presenti in alcune delle più importanti collezioni internazionali, siano universalmente riconosciuti come coloro che hanno saputo armonizzare i due aspetti contrapposti del panorama artistico, la capacità di sapere sintetizzare armonicamente la progettazione concettuale e l’elevata perizia tecnica manuale.

Al termine del percorso, lo spettatore esce con la percezione che, nonostante i tempi difficili in cui viviamo, l’arte e la bellezza ancora una volta ci salveranno o almeno riscatteranno la nostra dimensione effimera.